Giovanni CARPENTIERI giocarpentieri@libero.it
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Prime opere, "FORME ESSENZIALI"

 

 
Dopo una prima mostra dove esposi quadri monocromi (bianco e blu, smalto su tela) con forme "fluttuanti", curve disegnate a mano libera, fui attratto da forme geometriche minimaliste (anch'esse monocrome). Molte opere vennero eseguite su plexiglas, altre su tela o cartoncino. Sono le "FORME ESSENZIALI", quasi tutte simmetriche nelle quali si ricerca un equilibrio tra le geometrie pure e lo spazio. Le opere su plexiglas presentano una certa tridimensionalità poichè le forme in primo piano sono staccate dal fondo (spesso bianco su bianco o bianco su nero o viceversa).
Iniziai a interessarmi all'arte giapponese e a alla simbologia nel Tantra e nello Zen. Scoprii l'I-Ching e i suoi esagrammi e iniziai a usare le linee intere e quelle spezzate (il maschile e il femminile) come forme denotative nelle mie opere.


Pasquale Colacitti scrive:
“Giovanni Carpentieri, ....ha esposto in numerose collettive ed ultimamente ha partecipato al Premio “Pierre Cardin Arte Moda”. Le sue forme spaziali portate ad una sintesi grafica e cromatica di estrema semplicità si snodano con un ritmo ondulante ed armonico come forme floreali essenzialissime e decorative in una bicromia bianca e blu. Semplicità rigorosa che ci manifesta un animo abituato alla precisione tecnico-scientifica della sua missione di aviatore che non ignora i pericoli ma che sa anche bearsi di profondi silenzi siderali quando vola nel cosmo nelle chiare e stellate notti estive”

Lo STUDIO ZERO di Milano pubblica nei primi anni '70 tre mie "FORME ESSENZIALI" tra i suoi multipli. Questi vengono esposti al FESTIVAL DEI DUE MONDI nel 1974.

 

  Mostra alla Galleria San Rocco di Seregno 1968 e all'appening "Dodici Pittori mobilitati per Pierre Cardin" alla Società del Giardino Milano 1968